Parliamo di AURICOLORIFLESSOLOGIA
Nata ufficialmente in Francia, e come per la Riflessologia Plantare, si hanno tracce ed indizi della presenza del trattamento del padiglione auricolare già a livello egizio ed antecedenti.
L’ Auricoloriflessologia o Riflessologia Auricolare – venne introdotta dal Dr. Nogier (1951) – il quale sviluppo’ con le sue intuizioni, il concetto dell’ orecchio (al pari del piede) come sede riflessa di tutto l’organismo – carta geografica che riproducesse l’ anatomia umana in varie zone del corpo umano, ogni punto dell’orecchio teorizza una corrispondenza riflessa e diffonde i suoi studi ( 1956 ) proponendo studio e ricerca fino ai giorni nostri (es. presente in Francia all’Università di Medicina ) considerata disciplina riflessologica a carattere scientifico.
Concetto fondamentale è che la stimolazione di un determinato punto produca l’effetto di ristabilire una Omeostasi interna dell’organo, apparato o funzione psicofisiologica in disequilibrio, la quale può indurre secondariamente nella persona una sintomatologia specifica e corrispondente patologia.
Il processo di Omeostasi è dunque fondamentale nelle tecniche riflessologiche.
La risposta interna avviene neurofisiologicamente attraverso la stimolazione di un determinato punto del padiglione auricolare (o del piede) a cui è collegata una determinata zona cerebrale (via afferente), passando successivamente (via efferente) per l’organo o il sistema fisiologico interessato attraverso i normali processi di feedback che coinvolgono il nostro organismo.
La stimolazione Riflessologica produce come effetto un’ azione endorfinica la quale va a posizionarsi nell’area corporea della particolare zona cerebrale interessata determinando un effetto soggettivo e psicologico consentendo passaggio dal disturbo al benessere corporeo.
Tra le diverse mappe piu’ accreditate trovano spicco quella di Scuola Francese e quella Cinese ( I Cinesi si sono occupati dell’ auricoloterapia iniziando un percorso parallelo che non sempre ha portato agli stessi risultati della scuola Francese )
Padiglione auricolare : viene suddiviso in tre aree differenti da un punto di vista embriologico e quattro da un punto di vista dell’innervazione.
Le aree principali riconosciute sono tre :
Conca : parte più interna dove hanno sede gli organi e quindi di derivazione endodermica
Area Superiore : attribuita alla parte muscolo-scheletrica di derivazione mesodermica
Lobo : rappresenta tutto il sistema nervoso, la testa e quindi il foglietto embrionale ectodermico
I Nervi corrispondenti sono il Nervo Trigemino (Ramo auricolotemporale), il Nervo Vago ed il Plesso Cervicale ( Nervo Glossofaringeo e Nervo Facciale)
Secondo il Dr Nogier vengono considerati un modello Riflessologico ed uno Riflessoterapico al padiglione auricolare.
Stimolando alcuni specifici punti si possono ottenere risultati su tutta una serie di disturbi. E’ stato determinato che attraverso l’orecchio passa il 70 % delle afferenze nervose, e che quindi rappresenta un crocevia importante da un punto di vista neurologico. Ricordo che i punti e le zone auricolari non sono delle proiezioni, ma la rappresentazione dell’ innervazione di un organo e di un territorio.
E’ evidenziata una mappa riflessologica auricolare – come si rileva dalle mappe attuali – in cui è rappresentano il feto di un bimbo rovesciato nel padiglione auricolare.
Al pari dei punti di Agopuntura si è rilevato che i punti riflessi sull’orecchio presentano una resistenza elettrica più bassa – rilevata con appositi apparecchi elettrici. La differenza è che sull’orecchio questi punti sono rilevabili solo se attivi.
Il padiglione auricolare – come conformazione anatomica presenta una forma tipica con funzione di raccolta e captazione delle onde sonore. La sua forma ci riporta al Rene con cui ha rapporti con la MTC (Medicina tradizionale Cinese). Internamente contiene le strutture adibite all’ equilibrio.
1) Punti Riflessi con base nervosa ( corrispondono ad organi o comunque strutture anatomiche)
2) Punti Funzionali con base neuro-vascolare (rappresentano una precisa corrispondenza funzionale).
Le mappe in realtà sono più di una, almeno due, ovvero quella Francese e quella Cinese. I Cinesi si sono subito occupati dell’ auricoloriflessologia ed hanno iniziato un percorso parallelo che non sempre ha portato agli stessi risultati della scuola Francese.
Il trattamento Riflessologico Auricolare risulta essere valido in molte problematiche tra le quali disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico, disturbi neurologiche quali cefalea, nevralgie, acufeni, sindromi vertiginose, disturbi dell’umore (ansia e insonnia), allergie, disturbi nel comportamento alimentare e disassuefazione da sostanze (fumo)
Svolge azione :
• ANALGESICA
• ANTIFLOGISTICA
• ANTIPRURIGINOSA
• MIORILASSANTE MUSCOLATURA SCHELETRICA
• ANSIOLITICA
• ANTIDEPRESSIVA
• REGOLAZIONE DEL SONNO
• REGOLAZIONE DEL TONO E SECREZIONE BRONCHIALE
• ANTIEMETICA
Al pari della Riflessologia Plantare l’ Auricoloriflessologia come qualsiasi disciplina di tipo olistico-alternativo non può sostituirsi al medico ma ne diventa Complementare.
Pur non essendoci particolari controindicazioni (essendo azione reflessa non diretta) il Riflessologo deve porre attenzione al quadro completo della persona, della sua condizione e situazione al fine di impostare un intervento corretto.
Punti da considerare sono rappresentati da un padiglione molto infiammato, situazioni sistemiche gravi da un punto di vista psico-fisico, in gravidanza ( come per la Riflessologia Plantare ) valutare il periodo in cui ci si trova per stimolare o no alcuni punti particolari
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Giuseppe Armellino, #Riflessologo Plantare, Insegnante di Yoga, pratica ed insegna da anni la Disciplina. Si occupa di Tecniche Reflesse Integrate e di Respirazione e YogaTherapy associate agli stati derivanti da Stress. E’ referente dello Studio di Reflessologia Integrata e Yoga – Torino – Reflexology Academy Torino.