Reflessologia Plantare ed il Dolore nell’ Anziano
Nella pratica quotidiana reflessologica in Studio sovente capita di lavorare con persone in età avanzata, in cui la richiesta principale è rivolta all’ azione antalgica mirata a lenire dolori muscolari, posturali, artrosici etc…
Nel rapporto con l’ anziano, nell’ impostazione di un percorso, il Reflessologo deve prendere in considerazione il valore e la variazione della percezione del dolore, in quanto si riscontra una modifica nella percezione di certi fattori. L’ anziano è una persona particolare, è in una fase della vita in cui il proprio organismo subisce variazioni di stato, si trova in una fase in cui percepisce affaticamento, riduzione delle energie, in un contesto fisico logorato e consumato.
Se sostiamo in qualsiasi studio medico, avrete certamente notato l’ alta percentuale di persone anziane presenti in attesa, finalizzate a ricevere prescrizioni di medicinali di ogni tipo e qualità, della loro assunzione. Questo dal punto di vista dell’ eliminazione delle tossine è un fattore da considerare in quanto sappiamo che il metabolsimo epatico e renale nella persona anziana diminuisce, varia quindi la possibilità di eliminazione dei farmaci dall’ organismo. Avviene una riduzione nella possibilità di filtraggio da parte di Fegato e Reni, molto importanti per l’ azione detossificante che esercitano nell’ equilibrio del corpo.
In presenza di dolori, vengono assunti sovente farmaci antalgici che verranno in seguito smaltiti dal Fegato e Reni, ma se la funzionalità di quest’ ultimi è ridotta, ne verrà meno l’ eliminazione ed il conseguente aumento residuo nel sangue; questo avrà come effetti secondari nella persona, manifestandosi in SONNOLENZA e VOMITO. Diminuzione delle funzionalità dal punto di vista endocrino riducono e modificano la soglia del Dolore, la percezione viene accentuata, manifestandosi in modo piu’ marcato e se vogliamo, piu’ drammatico; la soglia di percezione alterata marcherà allora in modo significativo tutto il modo di vivere dell’ individuo ( maggior percezione di un dolore che nella persona giovane od adulta magari non viene neanche considerato oppure bene sopportato ). Ancor di piu’ questo se il “dramma” emerge quando la persona è ad un livello in cui non puo’ comunicare il proprio stato normalmente, se vive in un mondo tutto suo ( es. persone afflitte da Parkinson, in stato confusionale, paralizzate ).
In questo contesto particolare la Reflessologia viene certamente in aiuto con la sua azione di Riequilibrio e stimolazione,,con un effetto drenante e detossinificante. Il Reflessologo deve quindi considerare l’ importanza del proprio operato al fine di poter sostenere al meglio la situazione. Oltre al dolore fisico sarà da considerare anche l’ Aspetto Emozionale; la fase della vecchiaia rappresenta anche una carenza emotiva, solitudine, la paura di essere abbandonati, fame e malnutrizione, disidratazione e sete accentuata ( ricordiamo che l’ anziano tende a non bere o bere pochissimo ), la paura di perdere la vita e la morte ( constatare e vedere amici, persone care che sono già decedute crea ansia e paure ), la dipendenza totale dall’ altro, il credersi inutili, la depressione. Ecco che l’ azione Reflessologica puo’ aiutare l’ individuo nel sostegno – oltre al punto di vista emozionale – anche nel farsi carico di un potenziale dolore e della sua risoluzione. Il nostro lavoro quindi sarà rivolto al considerare, oltre ad una stimolazione generale dell’ organismo, principalmente l’ apparato endocrino ed il sistema nervoso in generale ( per migliorare funzionalità fisica in generale, ridurre la percezione del dolore, ridurre Insonnia, Nervosismo, Agitazione ).
Un buon lavoro….